Valori
Il bambino al centro
I bambini fanno fatica a non parlare,perchè il loro pensiero è più bello
Nicholas a.4
L’idea di bambino che questa scuola promuove si riferisce ad esso come ad un individuo competente, costruttore attivo del proprio sapere attraverso l’esperienza diretta con la realtà che lo circonda, sostenuto dalla relazione con l’altro e dalla sua stessa capacità di stupirsi e appassionarsi.
E’ un bambino soggetto di diritti, che va valorizzato nella propria unicità e differenza.
Scuolacome Atelier
i cento linguaggi dei bambini
La scuola è un luogo di ricerca-azione dove il bambino comunica attraverso i suoi “cento linguaggi” che, se valorizzati dall’adulto, gli permettono di conoscere se stesso e il mondo che lo circonda.
L’atelier e i mini-atelier sono luoghi specifici all’interno della scuola per sperimentare e approfondire i diversi linguaggi espressivi.
Il ruolo dell'ambiente
E’ certamente un diritto dei bambini abitare in luoghi belli e piacevoli
L’ambiente della scuola è uno spazio fisico e architettonico ma soprattutto un luogo relazionale, che accoglie, genera e rende visibili i processi di ricerca e apprendimento dei bambini e delle bambine che lo abitano quotidianamente.
Gli spazi della scuola sono luoghi in continua trasformazione che l’adulto progetta e riprogetta creando contesti di qualità
dove i bambini possano sentirsi accolti, fare esperienza e lasciare traccia di sè.
Le relazioni, le emozioni, le esplorazioni, le idee e gli accadimenti tra i protagonisti del progetto educativo, che avvengono continuamente all’interno dello spazio della scuola, danno identità e forma all’ambiente stesso.
Il ruolo dell'adulto
L’insegnante sostiene i processi conoscitivi dei bambini allestendo spazi e materiali adeguati a far emergere le loro potenzialità. Attraverso l’osservazione e l’ascolto, l’adulto valorizza le teorie e le ipotesi dei bambini promuovendo lo scambio di competenze, i contagi e le alleanze nelle ricerche individuali e collettive.
L’insegnante organizza l’attività con i bambini in piccoli gruppi di apprendimento e lavora essa stessa in team, valorizzando così le proprie ed altrui competenze e punti di vista.
La documentazione (fotografie, video, appunti, parole ed elaborati dei bambini) ha proprio lo scopo di testimoniare le diverse modalità di apprendimento, permettendo di riflettere sull’esperienza fatta e di offrire nuovi rilanci.
Centrale per la professionalità docente è la formazione e l’aggiornamento continui. Il nostro gruppo di lavoro è in formazione e supervisione con pedagogisti, docenti e atelieristi delle scuole di Reggio Emilia.
Pedagogia relazionale
La pedagogia relazionale presuppone un bambino che apprende e cresce nella relazione con gli altri.
Il gruppo (piccolo, medio e grande) è il luogo nel quale ciascuno dà il suo contributo in progetti che nascono da esperienze dirette e ricerche e che sostengono gli interessi emergenti. Qui si mettono in gioco le competenze interpersonali e comunicative che si sviluppano proprio negli anni della scuola dell’infanzia, periodo in cui si impara la reciprocità nel parlare e nell’ascoltare.
Più punti di vista attivano, in questa dimensione “sociale”, il pensiero ma anche l’agire e le emozioni valorizzando così il singolo nella sua individualità e come membro del gruppo.
La pedagogia relazionale porta il seme di un’epistemologia della conoscenza che valorizza anche la dimensione etica e spirituale propria del bambino, in cui la relazione con il mondo è profondamente intrisa di domande e interrogativi sul senso e sul significato della vita.
L'atelier
Gli atelier sono luoghi (e tempi) complementari rispetto alle sezioni: sono ambienti di ricerca dove i bambini possono sperimentare e approfondire linguaggi differenti con il supporto di una figura professionale- l’atelierista- con un percorso formativo inerente le arti visive ed espressive. Collaborando con le insegnanti, infatti, l’atelierista sostiene i processi di apprendimento dei bambini e li documenta, ampliando le ricerche delle sezioni.
L’atelier si caratterizza come ambiente favorevole per esprimere il pensiero creativo e divergente nel rispetto dei tempi e delle capacità individuali.
L’atelier è un luogo privilegiato di scoperta di materiali (in particolare materiale di recupero), organizzati in modo che i bambini li possano utilizzare in maniera autonoma e consapevole, al fine di abituare ad una mentalità legata al riciclaggio e al non spreco.
L’ATELIER DELLA LUCE
Un atelier tematico dove si possono sperimentare linguaggi e materiali che dialogano con la luce. E’un luogo dove si possono ampliare ed approfondire le ricerche delle sezioni e degli altri atelier attraverso paesaggi luminosi, allestimenti, intrecci fra la grafica e l’illuminotecnica o attività con materiali che grazie alla luce cambiano identità e forma.
APPROCCIO ALLA LINGUA INGLESE - TRINITY STARS
Il progetto di lingua inglese si inserisce nelle più recenti riflessioni pedagogiche in relazione all’apprendimento di una lingua straniera ben delineate sia dal Parlamento Europeo che dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Il sistema scolastico italiano assume infatti come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006).
Una delle competenze chiave è la comunicazione nelle lingue straniere.
Inoltre nelle “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione” del 2012, viene sottolineato che “i bambini vivono spesso in ambienti plurilingue e, se opportunamente guidati, possono familiarizzare con una seconda lingua, in situazioni naturali, di dialogo, di vita quotidiana, diventando progressivamente consapevoli di suoni, tonalità, significati diversi”.
La proposta nasce inoltre dalla consapevolezza che:
_nella fascia d’età 0- 8 anni c’è una maggiore plasticità cerebrale e predisposizione all’accostamento ad una lingua diversa da quella materna;
_la conoscenza di altri codici favorisce la socializzazione e dà la possibilità di ampliare e facilitare gli apprendimenti.
Il progetto prevede la presenza dell’insegnante madrelingua durante alcune mattine e/o pomeriggi in sezione in un’ottica di un’esposizione diffusa alla LS (lingua straniera), che si inserisca nei tempi, negli spazi e nelle routine della scuola.
Le nostre attività quotidiane come l’assemblea, il tabellone degli incarichi, la merenda, l’apparecchiatura delle tavole… offrono un’occasione contestualizzata e familiare ai bambini, in modo da permettere loro di inferire il significato delle parole dai gesti, dagli oggetti, dai materiali e dai suoni della lingua straniera. In modo graduale la lingua viene inserita anche nelle attività di piccolo gruppo.
Il progetto è rivolto a tutti i bambini.
TRINITY STARS
Dall’anno scolastico 2023-2024, per le sezioni dei 4 e 5 anni viene proposto un percorso Trinity con riconoscimento finale Trinity Stars, Young Performers in English Award.
La scuola è Centro Esami registrato Trinity College London (numero registrazione 72012).
Cucina interna
La cucina interna della scuola, gestita da personale qualificato, prepara quotidianamente il pranzo e le merende per i bambini, seguendo una dieta bilanciata, elaborata con il contributo dell’A.S.S.5 Area Igiene della Nutrizione.
La sala da pranzo e la cucina sono luogo di incontro, scambio e relazione tra i bambini, luogo in cui sperimentare assaggi, odori, sapori e consistenze del cibo, luogo di conoscenza e apprendimento.
L’atelier del gusto promuove l’alimentazione sana e il piacere dello stare a tavola attraverso diverse esperienze e contesti educativi progettati intorno al tema del cibo (apparecchiature, esperienze in cucina, nell’orto, merende speciali) per sostenere la costruzione di un legame tra i bambini e il cibo nella consapevolezza che il nutrirsi è un momento di vita quotidiana ricco di emozioni e di significati.
La scuola ha anche una grande responsabilità nel costruire insieme alle famiglie sane abitudini alimentari dei bambini, pertanto vengono promossi incontri di approfondimento sul tema dell’alimentazione, realizzati anche avvalendosi del contributo dei soggetti istituzionali.
Apprendere in natura
L’apprendere in natura è parte della vita quotidiana della scuola, nella consapevolezza che stare all’aperto è una condizione naturale dell’uomo. Come gruppo di lavoro ci poniamo l’obiettivo di valorizzare l’educazione naturale come opportunità di esperienza, crescita e apprendimento dei bambini, potenziando la spontanea capacità di apprendere esplorando e ricercando, partendo da quelle domande che sono significative per i bambini, in un dialogo ininterrotto tra dentro e fuori in cui entrambi sono riconosciuti contesti significativi per gli apprendimenti.
Tre aree esterne, due per la scuola e una dedicata alla sezione primavera sono a disposizione dei bambini in ogni stagione. Il giardino posteriore è tutt’ora oggetto di un’importante riqualificazione a cura del personale della scuola e di un gruppo di genitori.
Un’area del giardino posteriore è dedicata ad orto per la piantumazione, l’osservazione e la documentazione dei cambiamenti stagionali di piante sia ornamentali che edibili.
Esse possono essere anche utilizzate dalla cucina per la preparazione di merende speciali o attività legate al cibo.
E’ presente inoltre una serra, che permette la semina, la cura delle piante e altre esperienze con qualsiasi condizione climatica.
La partecipazione
Il nostro progetto educativo pone tra le parole chiave la partecipazione, intesa come dialogo e interazione permanente tra i tre soggetti protagonisti: i bambini, le famiglie e il personale della scuola. A tal proposito diventa fondamentale prevedere e organizzare tempi e spazi per momenti di scambio con le famiglie e il territorio, passaggio fondamentale per diventare comunità cittadina e dar vita a momenti di confronto intorno ai temi dell’infanzia e dell’uomo. Ciò che la scuola si propone, in definitiva, è di promuovere e sostenere l’ideazione di nuovi processi partecipativi con le famiglie e di riconoscere ai bambini il fatto di essere i più grandi mediatori culturali nel rispettare e valorizzare le diversità.
Progetto continuità
Con la Famiglia: informazione/formazione su tematiche educative, incontri periodici, progetti laboratoriali (mercatino di Natale, Gruppo Teatrale, serata del Dono…), progetti educativo-didattici, feste (Accoglienza, Festa d’autunno con i nonni, S. Lucia, Feste di Natale della Famiglia, Notte dei racconti, Festa di Fine anno, Consegna dei diplomi).
Con il territorio: mostre, feste organizzate da Enti e Associazioni locali e/o dalla Scuola, uscite didattiche, visite alla biblioteca, collaborazioni con i servizi pubblici e privati, con il Comune di Prata di Pordenone, il Centro Sociale Anziani e l’Ambito Sud di Azzano X.
Con gli altri ordini di scuola: scambi di informazioni e progetti con gli asili nido, le altre scuole dell’infanzia, le scuole primarie e secondaria; progetto PCTO (ex Alternanza Scuola Lavoro) con i Licei della provincia; tirocinio universitario con l’Università degli Studi di Udine.